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Cronache dagli spalti su Roma-Venezia

2 - 0

26 settembre 1998


Il ritornello delle cronache sportive, dopo le prime partite della stagione, recitava che "la Roma non segna mai nel primo tempo". E siccome con Zeman succede sempre il contrario di quello che ti aspetti, passano 15 secondi e la Roma è già in vantaggio (dopo il calcio d'inizio battuto dal Venezia !). Tommasi indovina un passaggio che trova Delvecchio solo ed indisturbato a due passi dalla porta. Il centravanti ci pensa un po' su, e poi decide che vale la pena tirare: sbagliare stavolta era proprio impossibile.L'Olimpico festeggia incredulo e si riconcilia con il numero 9, finalmente tornato al goal. Il tempo di tornare seduti e di salutare l'ingresso in campo di Zago al posto dell'infortunato Petruzzi, e Delvecchio si trova di nuovo solo davanti al portiere, stavolta per merito di Totti con una azione in velocità. Sinistro incrociato sul palo destro, e risultato archiviato. Il Venezia a questo punto prova a dimenticare lo svantaggio e a giocare la sua partita, e mette più volte Chimenti in condizioni di rispondere alla grande tra i pali, ma quando si tratta di intervenire in uscite alte il numero uno giallorosso rischia più di una figuraccia. Il tabellone segnala la tripletta dei viola a Milano, e la curva Sud non perde occasione per ricordare al presidente Sensi le sue promesse non mantenute in sede di campagna acquisti, cantando a squarciagola: "Batistuta dove sta ?" I mille tifosi veneziani si fanno sentire, mentre Totti cerca il successo personale, andandoci vicino con un tiro da posizione quasi impossibile, dopo aver scartato anche il portiere: palo e palla a fondocampo. Finalmente un intervallo con la Roma in vantaggio, commentano i cinquantamila presenti tra il primo e il secondo tempo... e finalmente una partita in cui non c'è da rimontare e da soffrire fino alla fine. Tra i più positivi l'instancabile Damiano Tommasi, presente in tutte le azioni: pochi mezzi tecnici, ma tanta buona volontà e decine di palloni recuperati. Tra le note negative, però, le troppe reti mancate a due passi dalla porta (nel secondo tempo Delvecchio e Gautieri sbagliano l'impossibile) e le incredibili leggerezze difensive (tra cui un clamoroso svarione di Chimenti rimediato dall'ottimo Zago), che lasciano qualche preoccupazione in vista dei futuri avversari: nelle prossime quattro partite la Roma si troverà di fronte Montella, Batistuta, Biehroff e Amoroso, e certi sbagli non saranno più permessi. Nel frattempo ci si gode il secondo posto, ripensando con un po' di rammarico a quel rigore sbagliato a Empoli...







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